Avalon Progetto Tango, per festeggiare la stagione di studio 2016-17 che sta volgendo a termine, apre la pratica a tutti i tangueros che vogliono condividere una serata tra musica e amicizia in un clima di spensieratezza ^_^ Un modo giocoso per stare insieme, gustare qualche[…]
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Un’ altra importantissima occasione di studio per tutti i livelli ad Avalon Progetto Tango. CLASSI per tutti i livelli e lezioni private CON IL MAESTRO ARGENTINO Mariano Navone per info e iscrizioni contatta subito Silvia Torrieri al 349 7328773 Mariano Navone, Ballerino e bandoneonista Argentino.[…]
In occasione delle feste natalizie, Avalon Progetto Tango apre la pratica a tutti i tangueros che vogliono condividere una serata in amicizia e spensieratezza. un modo giocoso di trascorrere qualche ora ballando e chiacchierando tutti insieme in un ambiente intimo. musicalizza Paolo Gasparrini, Pablo tj.[…]
La seduzione è certamente figlia del dio Eros, che permea il tango, ma che non dovrebbe essere inteso come desiderio fisico, quanto come quella forza che ci fa anelare qualcosa e muoverci alla sua ricerca, un principio divino che ci induce verso la Bellezza. Per questo non è solo questione della coppia che balla, della relazione che si crea nell’abbraccio, ma coinvolge anche chi osserva, ascolta e sente. Chi infatti vede la Bellezza manifestarsi non può che esserne sedotto…
Essere se stesse senza frenesie o ansie. Comprendere che la propria Bellezza risiede nelle signorilità dei propri comportamenti e nell’eleganza dei piedi. Far sentire l’altro a proprio agio, ma anche saper dire con garbo ‘no’. La signora del tango non scende a compromessi, cerca un punto d’incontro. Non si mostra esageratamente. Assapora le atmosfere, ne ricava piacere per l’anima, offre la sua qualità
Intervista a Carlos Ochoa, Maestro di tango e autentico testimone della cultura argentina
Nel tango, come nella vita, il nostro specchio è l’altro, il partner di ballo, con cui condividiamo uno spazio talmente intimo da costringerci a guardare a noi stessi autenticamente. Nel tango ci riveliamo dunque. Diamo spazio non solo alle nostre emozioni, ma al conflitto profondo tra come ci percepiamo e come siamo realmente. A questo si aggiunge il fattore discriminante di come ci percepisce chi balla con noi. In altre parole, attraverso il tango possiamo costruire un’immagine veritiera di noi stessi, del nostro copro, dello spazio e del tempo proprio grazie alla relazione obbligata con l’altro
Curare la propria autonomia, rendersi persone libere nel movimento come nel vivere. Pensare che il tango funziona se l’applicazione del principio di libertà riguarda prima di tutto la nostra capacità di gestirci e di darci delle regole. Il tango non può essere solo sentimento. Richiede concentrazione, PRESENZA e volontà di crescere…
Nell’ambito del rapporto uomo-donna, quando le distinzioni tra maschile e femminile non sono più discriminazione ma rispetto della diversità, l’uomo diventa il paladino dei valori del femminile. Li esalta e li protegge. Nel tango il gioco delle parti è molto forte e i ruoli si connotano con evidenza. L’uomo ha il compito di guidare, avendo quindi attenzione per la sua dama e contemporaneamente per tutto ciò che ha attorno (lo spazio e le eventuali altre coppie). La donna è centrata sul sentire il cavaliere e gli input che da lui giungono per muoversi all’unisono, per restituirgli energia e presenza…
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