Siti di giornali che avrebbero una storia importante alle spalle che passano notizie false. Nessuna verifica delle fonti (si fa prima a rilanciare, poi magari si vede). Foto e video pubblicati con la sola intenzione di “acchiappare click”. Una carrellata di pessimi esempi di “giornalismo” durante gli attentati di Parigi. “Sta facendo il giro della rete…” non è una giustificazione plausibile. Alla faccia del buonsenso (come minimo). C’è chi ci specula ma anche chi “condivide” non ne esce bene
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