Onorare la tavola con consapevolezza. Tutto ciò che abbiamo colto, infatti, essendo frutto, è destinato a morire, ma ci regala energia e nutrimento sostanziali perché proceda la vita in noi. In questo eterno divenire, possiamo porci come automi, senza far attenzione alle porte che varchiamo, o essere consci del valore delle nostre azioni
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Fare pace con l’ombra. Onorare i defunti è un modo autentico per ricordare il passato e soprattutto la dimensione rarefatta, sottile dell’esistenza. Spesso le cose importanti sono quelle che non si vedono, non si toccano, eppure sono una presenza incisiva nella quotidianità. UN PICCOLO RITO PER ELEVARE LA NOSTRA CONSAPEVOLEZZA
La dimensione onirica… Quando impariamo a dare fiducia al nostro inconscio e a muoverci con disinvoltura tra i simboli che evoca aumenta la nostra abilità di osservare lucidamente ciò che accade nel quotidiano, di indirizzare verso scelte consapevoli la nostra vita, di accudire e guarire noi stessi
Le fasi lunari sono la metafora di quattro energie diverse che conosciamo durante il mese. Ogni fase ha quindi una qualità propria che è significativo individuare per poter recuperare la pienezza e la salubrità dei nostri tempi e per esprimere al meglio le nostre potenzialità. È proprio vero che c’è un momento giusto per tutto. L’essenziale è saperlo focalizzare e sceglierlo. Il ciclo diventa così un percorso iniziatico che ci porta a sentire e a esperire con consapevolezza le nostre risorse. Da un punto di vista pratico, di lavoro concreto su noi stesse, non è indispensabile essere allineate alle fasi lunari. Verrà da sé, riportando l’attenzione sui cicli naturali. L’aspetto fondamentale è invece quello di identificare le quattro fasi in relazione al nostro mestruo, sapendo appunto che intenderemo come Luna Nera i giorni del sanguinamento e il resto a seguire.
La vita non va abusata, né classificata per ordine di importanza. Non esistono creature superiori e inferiori, né esseri umani e animali. Esiste la vita, che si manifesta in una moltitudine di forme complesse, relative al medesimo, originario pensiero. Tutto è Anima, quindi tutto ciò che si muove e respira è anima-le.
Lilith è la madre degli uomini, la vedova inconsolabile che si è sentita deprivata del suo rango. È la possibilità di trovare la forza in sé partendo da una ribellione, da uno strappo, che rompe l’ambiente protetto, ci fa uscire dal nido e ci butta in pasto al mondo perdendo un’innocenza, di cui lei ancora oggi prova nostalgia.
Per spostare l’attenzione dalla morte, lasciamo che un carattere mortifero colori tutto ciò che ci circonda. Non c’è niente di più triste e privo di vita, infatti, della nostra mania di collezionare oggetti, di tenerli per noi, o di vivere un rapporto basato sul possesso. Allora, cerchiamo di amare ciò che abbiamo, di coglierne tutta la risorsa, perché il senso della relazione con la vita non è la sua immutabilità, ma la possibilità di ricavare il bene da ogni esperienza.
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