Una sana dose di ironia e voglia di conoscere il mondo. Unite a inventiva e progettualità. Dai viaggi da piccolo con i genitori a un Torino-Sahara (e non solo) in bicicletta. Chiacchierata con Gabriele Saluci, all’insegna del “Viaggiare non è facile ma stare a casa è più difficile”.
Tag: bicicletta
Dopo aver scritto di pedali, montagna e giri all’aria aperta, ecco due parole sul mare. Con Luca Mincarini, un amico di biciclette.
Scene estive di vita quotidiana fra bici, pedoni e automobilisti con tutti che fanno un po’ come gli pare. Effettiva mancanza di infrastrutture, assenza di educazione stradale e civica. Però anche cose belle che si vedono in giro.
Libere riflessioni e qualche consiglio in leggerezza per godere di giornate al mare o in montagna lasciando tutto così com’è. O almeno provarci.
In giro fra città europee e una conferenza mondiale dedicata alla cultura del ciclismo urbano. Perchè le metropoli sono sempre più affollate e per spostarsi, per la salute pubblica, la socialità e il business, il tema della mobilità è fondamentale.
Come una mail cambia il lunedì. E, sotto sotto, tutta la vita. Sognando con il tandem di Luis e Mercedes e il loro racconto dei 15000 chilometri in 15 mesi lungo la costa del Mediterraneo.
Preludio d’estate, con celebri appuntamenti e spettacoli, maggio è ora anche il mese della bicicletta. Con eventi che si susseguono dai primi fino all’ultimo week-end ed oltre. Fra incontri ormai storici e nuove entrate dalla portata notevole. Ecco un mini guida a zonzo per la Penisola.
mmagina quattro giorni di attività, incontri, escursioni, presentazione di buone pratiche da parte di esperti mondiali del settore. E ancora arte, expo, spettacoli, conoscenza. Tutto con un filo conduttore: la bicicletta. E’ possibile e si chiama Velo-City, incontro annuale che si tiene in una città (selezionata in tutto il mondo) che nel tempo si è distinta per pratiche e politiche attive dedicate alla mobilità urbana con particolare attenzione verso la bici.
L’intento della Mobilità Nuova è dare più peso e senso a parole, espressioni come sicurezza, salute delle persone, vivibilità delle strade, equità sociale, salvaguardia del territorio….
Ecco, la nostra storia comincia da qui. La porta che Andrea Campanella chiude alle sue spalle, nel 2011, è quella dello psichiatra. Sapendo di «dover fare qualcosa, per uscire fuori da una situazione di stallo – come racconta lui stesso al telefono – e confrontandomi con una diagnosi che implicava cure e una presa di coscienza della situazione».
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