La bici, l’abbiamo scritto più volte qui, è una cosa seria. Andando oltre la pratica sportiva, forma nella quale viene “relegata” specie dalle nostre parti, prendendola come esempio negativo citando i famosi grupponi della domenica mattina, è una forma di trasporto, occasione di intermodalità (oltre che aiuto e supporto per la salute, non solo per chi pedala, ma per la città intorno).
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Prendi un’idea, un progetto di vita, un pallino che sta lì più o meno da sempre. Pensa, ispirati e progetta pedalando. Poi siediti a tavolino, metti tutto nero su bianco, partecipa a un bando comunale. E voilà, ecco Dynamo-La velostazione di Bologna
Per usare la bici anche quando piove, rimanendo sempre in ambito urbano, c’è da essere un minimo preparati. Ecco allora un po’ di considerazioni e consigli, soprattutto per chi non ci ha ancora provato, ma vorrebbe tanto
Avevamo già parlato del Velo-city, il summit annuale della European Cyclists’ Federation (ECF) raccontando di Vienna 2013. Dopo l’evento di Adelaide in Australia nel 2014 è ora la volta di Nantes in Francia. E nel 2016 ci sarà il Velo-city Global a Taipei e ancora, nel 2017, appuntamento in Olanda. Insomma, le giornate di Nantes sono adesso l’occasione più vicina per vivere il mondo della bicicletta in tutte le sue sfaccettature.
Bene, dopo la prima parte dedicata alla preparazione di un viaggio in bici, fra qualche consiglio e impressioni personali, eccoci al racconto della pedalata (e delle tappe in treno) fra Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia. Un’avventura della passata estate.
Sulla gioia del viaggio in bici (e sui dolori del caricarla sul treno), fra considerazioni e qualche consiglio. Dall’ultimo giro a pedali fra Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia.
Quindici giorni in mountain-bike attraversando “l’Italia più introversa” lungo l’Appennino, per un percorso che è “una linea capricciosa che avanza nell’entroterra, insiste verso sud e solo alla fine tende all’Adriatico”. Toccando i paesi abbandonati d’Abruzzo, scoprendo uomini e storie. Sotto lo sguardo maestoso della natura. E’ la nuova avventura di Ezio Colanzi, in un’estate accennata, fatta di sole e fulmini.
Quante volte, fra tutti i dispositivi elettronici che usiamo ogni giorno, ci imbattiamo nel termine “unlock”. Vale a dire sbloccare, che sia un telefonino, un documento. A questo gesto fa pensare il titolo dell’ultimo studio dell’Oms-Organizzazione mondiale della sanità, concentrando l’attenzione sulle modalità di trasporto urbano con relative ricadute su salute e opportunità di lavoro nel settore.
Quali sono le misure che fanno crescere – realmente – l’utilizzo della bici in città? E che, più in generale, fanno di una città una realtà vivibile, con riduzione dello smog, rumore, del consumo di carburante? Dove le modalità di spostamento sono affidate al trasporto pubblico locale, alle facilitazioni per bici e pedoni, al posto del mezzo privato?
Due nuove giornate dedicate alla bicicletta in tutte le sue espressioni. Ecco Bici senza frontiere, in programma a Bologna l’otto e il nove febbraio 2014, nuovo ritrovo nazionale dei ciclisti urbani organizzato dalla campagna #Salvaiciclisti.
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