IL POTERE DELLA PAROLA

PIN

Caro amico,

le parole fanno parte del nostro quotidiano. Uno dei mezzi di connessione tra noi e l’altro. Non certo il principale, visto che prima di tutto e in maniera spesso più veritiera comunichiamo attraverso il corpo. Il corpo non mente mai, rivela in un attimo la nostra interiorità all’occhio di chi lo legge con attenzione, ma soprattutto svela al nostro interlocutore se c’è congruenza tra quello che pensiamo/sentiamo e quello che diciamo.

Eppure, nonostante l’indiscutibile importanza della comunicazione non verbale, delle parole abbiamo bisogno. Spesso sono tante, troppe, e ci confondono. Altre volte restano in superficie e scivolano come un fiume lungo il percorso dei suoi argini. In altri casi sono poche e mancano, attivando in noi un bisogno.

Qual è allora il valore delle parole? Quale il loro potere? Per me il loro senso è quello della rivelazione. Tendono cioè a rimuovere il velo da ciò che c’è da sempre ma si nasconde e la loro potenza sta proprio nella possibilità di rendere evidente ciò che di solito è sottile o criptato.

Verbalizzare un’emozione significa per esempio riconoscerla, accoglierla e condividerla, quindi offrirla al mondo. Dichiarare un sentimento significa donarlo all’altro, accettando un confronto.

Quello che tendiamo a dimenticare è infatti che le parole sono prima di tutto energia. Sono vive, muovono e spostano emozioni e pensieri, chiudono situazioni o aprono possibilità. Hanno il potere di evocare, ossia di richiamare qualcosa che esiste da prima di noi e che proprio per questo è dentro tutti. Richiamano cioè archetipi che accomunano gli appartenenti ad una medesima cultura e  rendono esplicita la rete che finemente collega le persone.

Non a caso nella cultura magica il mago, per ottenere un risultato, evoca, pronuncia parole giuste al fine di muovere energie. Altrettanto nelle favole, per aprire una porta speciale, il protagonista ha bisogno della parola magica. Allo stesso modo nella tradizione iniziatica colui che desidera accedere al tempio, per essere riconosciuto dai confratelli, deve dichiarare la parola segreta che condividono e che lo rende identificabile.

E tu, quando vuoi entrare nel cuore di chi ami, non devi trovare la parola magica?

Anche noi, quindi, nella vita di tutti i giorni, dobbiamo saper parlare, saper scegliere le parole adeguate alle circostanze, per poter accedere ad un cerchio più intimo o a un gradino superiore nelle situazioni che ci interessano.

Se ci pensiamo, quand’anche nelle relazioni agiamo per il bene del nostro partner, ma non parliamo, si lamenterà di una mancanza. Anche la parola dunque può essere un’azione e delle più raffinate, se le riconosciamo il valore che merita. Ribadisce il nostro sentire, diventa un ponte importante tra la nostra interiorità e il mondo del nostro interlocutore, creando quell’incanto che si chiama confronto e che può evolvere in autentica condivisione.

Indica un’intenzione, segnala una direzione. Motiva e orienta o distrugge.

Per parlare con autenticità occorre avere coraggio e riconoscersi un potere. Chi non nutre autostima infatti di solito tace. Chi si sopravvaluta parla troppo e di fatto perde concretezza e credibilità.

Occorre allora che al valore della parola aggiungiamo il senso di responsabilità nel gestirla. Pertanto è sano che ci educhiamo all’espressione e che impariamo ad averne cura, sapendo che, ogni volta che parliamo siamo maghi, stiamo facendo magia.

Ti propongo allora due pratiche, due aspetti su cui portare l’attenzione e che ci aiutino a diventare più consapevoli in comunicazione

–          Chiarirci interiormente lo scopo, la direzione del nostro dire. Come quando ci muoviamo nel mondo, orientarci è infatti fondamentale

 

–          Impariamo ad essere ecologici in ciò che esprimiamo, avendo cura di noi e dell’altro simultaneamente. Ci aiuterà ad esprimere in modo equanime il nostro sentire, senza invadere e aggredire, ma anche senza rinunciare a proteggere i nostri bisogni

Che ne pensi?

Comments (2)

  1. Paolo Canzonetta

    Aprile 5, 2016 at 8:04

    Articolo bellissimo…La coerenza della parola al linguaggio del corpo e’segno d’integrazione e autenticita’ ..e si riconosce e fa la differenza nella relazione…saper dire cio’che siamo senza filtri ma responsabilmente ed ecologicamente e’davvero uno dei segni piu’belli della nostra maturita’ …e magia..Grazie, bellissimo .

    • Zuleika Fusco

      Aprile 5, 2016 at 18:02

      Grazie, Paolo!

Lascia un commento

Informativa Policy