Quest’estate, essendo di passaggio a Londra, una buona idea è fare un salto al Museum of London Docklands per la mostra delle foto vincitrici del contest TPOTY, vale a dire The Travel Photographer of the Year.
Ci saranno, appunto, le foto scelte nel 2015, fra pellicani, scatti che raccontano la vita nel distretto di Maramures in Romania, o un uomo che in un villaggio vietnamita trasporta cesti da pesca di bambù sulla sua bici, fino all’acconciatura di una donna in Etiopia, con tappi di metallo come fossero perline.
Il contest è aperto a professionisti, amatori, esperti o fotografi alle prime armi e di qualsiasi età, ovunque si viva nel mondo. È stato fondato nel 2003 dal fotografo Chris Coe e dalla moglie con l’intento di «dimostrare – come si legge nel sito del premio – che la fotografia di viaggio è molto, molto di più che un semplice scatto della vacanza o una bella cartolina».
Ogni anno competono foto che arrivano da più di cento Paesi ed è inoltre un ottimo modo di farsi conoscere visto che le mostre sono organizzate in collaborazione con la Royal Geographical Society.
Per concorrere, con portfolio o con one shot, basta scegliere fra le categorie che sono: volti, persone, incontri; natura e ambiente; bianco e nero; street culture; uno scatto dove la luce sia protagonista; l’acqua; colori del mondo; foto di viaggio. C’è spazio anche per brevi video e per la sezione iCaptured dedicata agli scatti realizzati con smartphone e tablet.
Il vincitore assoluto del 2015 è l’olandese Marsel van Oosten per il suo doppio portfolio con scatti delle paludi della Louisiana e dei pellicani nella Walvis Bay in Namibia. Premiato per l’eleganza delle foto quindi, per la composizione e per il magistrale uso della luce.
Poi ci sono il diciottenne americano Chase Guttman vincitore della categoria Young Travel Photographer of the Year 2015 che racconta la vita dei Basuto in Africa Meridionale e il paesaggio intorno; Spencer Cox, sempre americano, vincitore della categoria aperta ai partecipanti fra i quindici e i diciotto anni che ha creato una narrazione del paesaggio con scatti da tutto il mondo, dal Parco nazionale dello Yosemite negli Stati Uniti all’Islanda, premiato per aver saputo cogliere l’essenza di giorni grigi e tempestosi, soggetti scelti per le foto; e ancora, il tredicenne indonesiano Michael Theodric, primo nella categoria under quattordici per la terza volta, che ha raccontato l’Hungry Ghost Festival in Indonesia con uno stile che unisce un uso drammatico della luce e il movimento.
La gallery completa è davvero uno spasso ed accompagna in un giro del mondo attraverso la fotografia. Per i talentuosi, i curiosi e gli irriducibili dello scatto con il telefonino è un bel confronto per scoprire eventuali doti, leggere il regolamento, aprire l’archivio e cominciare a scegliere la foto per partecipare alla prossima edizione.
(Foto: uomini della tribù Basuto, Lesotho – Chase Guttman – www.tpoty.com)