L’evento segue il primo tenutosi a Roma nell’aprile 2012 quando il movimento scese in piazza per la prima volta, chiamando a raccolta decine di migliaia di ciclisti urbani all’insegna della mobilità nuova.
Se quella fu una manifestazione “statica” con i ciclisti radunati in via dei Fori Imperiali – seguita in realtà da una mega pedalata spontanea per le vie di Roma – il raduno di Bologna propone un gioco per ciclisti urabani con le città italiane organizzate per squadra, a sfidarsi in quattro prove di mobilità urbana. Sono: Bike to school (portare da casa a scuola quattro bambini nel minor tempo possibile); Bike to work (completare il percorso casa-lavoro nel minor tempo possibile); Bike in progress (domande sulla cultura generale della bicicletta); Bike to Sky (e qui la modalità non è spiegata, gioco a sorpresa).
Il tutto in Piazza Maggiore dove è previsto anche un flash-mob per ballare insieme alla propria bicicletta. E ancora, attività per bambini dai tre ai dodici anni, tra favole della bicicletta, disegni e smonta e rimonta. E la sera c’è il party.
Fatta festa, il nove mattina c’è l’assemblea. Tema: C’Mon-Ciclisti per la mobilità nuova. «La mobilità non può essere solo smog, ingorghi, incidenti stradali e costi sociali, sanitari e ambientali – è scritto nella pagina di riferimento sul sito di #Salvaiciclisti -. Le modalità che scegliamo per spostarci incidono profondamente sulla qualità dell’ambiente urbano e sul territorio, sulla possibilità per tutti di condividere gli spazi e muoversi liberamente, senza barriere, sull’efficienza del trasporto pubblico pendolare e locale, sul consumo di suolo e sulla bellezza dei centri storici e delle periferie, sul turismo e sul paesaggio».
Sempre domenica mattina previste visite guidate in bici fra la Bologna anni ’80 e Bologna città d’acqua.
Qui il sito di Bici senza frontiere con il programma completo.